Andare al parco Sigurtà, curiosità e consigli utili

Oggi è il parco naturalistico più grande d’Italia, e al secondo posto come più bello d’Europa. Ma il parco Sigurtà non è solo un giardino, basti pensare che risale al 1400 e fra gli ospiti ha avuto anche Napoleone III di Francia. Ma andiamo con ordine, e scopriamo di più su questo luogo magico.

Dove si trova il Giardino Sigurtà?

Prima di entrare nel giardino, è importante sottolineare la cornice che lo circonda. Ci troviamo a Valeggio sul Mincio, in provincia di Verona, a soli 8 km dal Lago di Garda. Come vedremo più avanti la fortunata posizione vicino al fiume Mincio decretò un passo in avanti formidabile per l’evoluzione dell’intero parco. Certamente la vicinanza al lago, conferisce a questo luogo un motivo in più per essere visitato, anche nel pieno dell’estate, per via dei venti del vicino Garda, che rendono le alte temperature vivibili anche per chi soffre l’afa.

I numeri del Parco Sigurtà

Le bellezze del parco Sigurtà si apriranno davanti ai vostri occhi una volta entrati, ma prima di fare un “primo giro” insieme, facciamo parlare il giardino stesso con i suoi numeri, che dicono più di tante parole.

  • 600.000 mq di giardino tutti da scoprire
  • 1 milione di tulipani
  • 18 laghetti
  • 1 km di rose
  • 410 mila visitatori annui
  • 36 diversi punti d’interesse (fra storia, botanica e animali)

La storia del Parco Giardino di Sigurtà

Torniamo un Pò indietro. Siamo nel 1417, e al tempo l’area del giardino era di 22 ettari (40 in meno rispetto a oggi) e quello che oggi è il parco, allora era la residenza di una famiglia patrizia (I Contarini) che ne avevano fatto una fattoria di terre coltivate e chiuse da alte mura, dove vivevano i contadini (in piccole abitazioni) e i signori invece nella Domus Magna, la casa principale, con affianco un piccolo e  giardino di loro esclusivo uso.

Dopo 200 anni cambiò tutto: da giardino a parco

Negli anni che seguirono (tra il 1500 e il 1600) i proprietari si cambiarono diverse volte. Ma sul finire del 1600 le sorti del giardino presero una direzione più fruttuosa. Infatti nel 1699 l’allora proprietario , Conte Canonico Antonio, dopo aver costruito una dimora ancora più lussuosa e imponente, fece richiesta di diritto d’irrigazione dal fiume Mincio, permettendo così all’intera area di essere irrigata ed dunque espandersi. Nel 1800 il nuovo proprietario, Maffei, trasformò l’intera area in un giardino romantico all’inglese. Le prime basi verso il Parco Giardino come oggi lo conosciamo, erano dunque state poste.

Ospiti d’eccezione e successo del Parco Giardino Sigurtà

Tra il 25 giugno e il 7 luglio del 1859, Napoleone III soggiornò dentro la residenza del giardino pagando 45 franchi a notte. (un pacchetto All-Inclusive probabilmente) Ironia a parte, fra gli ospiti eccellenti vi fu anche l’Imperatore Francesco Giuseppe I d’Austria. Per quanto le cose sembravano andare sempre meglio, con l’arrivo della famiglia Nuvoloni, nuovi proprietari, il parco iniziò un inesorabile declino, che lo portò addirittura ad essere diviso in due parti. Intorno al 1915 il giardino, oramai in rovina, fu venduto ad un altra (ennesimo) proprietario.

Bisognerà aspettare il 1941 quando irrompe sulla scena il Dottor Giuseppe Carlo Sigurtà, industriale farmaceutico. Il medico scoprì di aver diritto di prelevare l’acqua direttamente dal fiume Mincio, rispolverando le antiche carte. Duque grazie anche a questa nuova iniezione di linfa vitale, il parco giardino voltò definitivamente pagina, tornando a far emergere antiche piante e vedendone alla luce di nuove. Basti pensare al passaggio da 22 ettari iniziali, passati ai 60 ettari odierni. Un’operazione di rinascita che ha accompagnato l’intera vita del medico, che ha poi passato il testimone ai suoi discendenti. Ad oggi infatti, il Parco Sigurtà è un punto di riferimento per tutti coloro che vogliono avvicinarsi al mondo della botanica e della natura. Basti pensare che nel corso del 900 il giardino ha ospitato ricercatori e scienziati del calibro di Alexander Fleming, scopritore della penicillina, Konrad Lorenz, fondatore dell’etologia, Albert Sabin, scopritore del vaccino contro la poliomielite.

Entriamo nel Parco

Prima di ogni cosa bisogna tener conto che l’itinerario del parco prevede 10 km, con ben 36 punti d’interesse. Ovviamente per esplorare l’intera zona si può decidere di saltare qualche tappa e in ogni caso anche di utilizzare mezzi diversi. Vediamo insieme quali:

  • Bici: il percorso in bici prevede 6 km tutti da vivere pedalando nel verde rigoglioso del parco. Riguardo i prezzi: 4 € bici classica, 6€ bici elettrica;
  • Trenino: prendere il trenino può rivelarsi la scelta giusta per chi ha bambini, visto che oltre ad un giro più che esaustivo, si avrà l’audio guida che spiegherà alcuni fra i maggiori punti d’interesse (3,50 €)
  • Golf-Cart elettrici: Siete in 4 e non avete tutta questa voglia di camminare o pedalare? Allora la soluzione può essere questa. Andate piano però, e abbiate rispetto per chi ha scelto di camminare! (18,00€)
  • A piedi: il metodo più antico, faticoso, ma che vi permetterà di vivere il parco allo stesso modo di chi secoli prima calpestava quel terreno. 

Qualsiasi sia la vostra scelta è utile sapere che all’interno del parco sono dislocati 3 diversi punti di ristoro. Ad ogni modo nello zaino non dimenticate di portare con voi l’acqua!

Giro consigliato nel parco giardino Sigurtà

La domanda è semplice: cosa vedere nel giardino Sigurtà? I punti d’interesse come sappiamo sono 36, e i 10 km di percorso a piedi(laddove si decidesse di fare il giro completo) non sono a portata di tutti. Per cui abbiamo optato per saltare alcune parti del giardino, ottimizzando così tempi e fatica, ed allo stesso tempo non perdersi le cose più belle.

  1. Appena entrati verrete accolti da delle bellissime dahlie di un colore viole esplosivo. Impossibile resistere alla tentazione di toccarli. Ma cercati di limitarvi ad annusarli, verrete travolti da un profumo avvolgente. Ma in realtà siete solo all’ingresso. Il consiglio è di andare avanti e dirigervi dritti verso i Laghetti fioriti (nella mappa che vi daranno è il n.32) Una volta arrivati potrete avvicinarvi al laghetto e ammirare i fiori di ninfea che fanno da isolotto alle buffe carpe giapponesi. Riuscirete a resistere all’istinto di lanciargli qualche mollichina? Attraversate i ponti dei laghetti e dirigetevi al prossimo punto.
  2. Sigurtà come abbiamo visto non è semplicemente un giardino, ma è la storia che vive all’interno e sul quel terreno. A testimoniare la gratitudine per aver riportato in auge un luogo così bello e antico, vi è la statua al dottor Sigurtà. Avvinarsi e guardarlo sarà un po’ come fare due passi con lui nel suo parco.(n. 10 in mappa)
  3. E’ il momento di salire nella parte di a nord del parco per scoprire la valle dei daini(n.13). Qui la zona è a loro esclusivamente dedicata, e nei periodi più caldi sarà facile avvistarli in gruppi numerosi. Alcuni esemplari, meno guardinghi di altri, e nei confronti dell’uomo, potranno anche essere avvicinati. Le magie del Sigurtà sono innumerevoli.
  4. Adesso percorrete in discesa il sentiero alberato con affianco il fiume Mincio, e arrivate alla fattoria didattica. Qui gradi e piccini si divertiranno a dare da mangiare alle caprette tibetane, accarezzare gli asinelli, fare simpatiche foto alle galline soffici. Approfittate del vicinissimo ristoro per fare un boccone e bere qualcosa di fresco.  (n. 15)
  5. A questo punto tornate verso la passeggiata panoramica ed entrate nel km più roseo d’Italia: viale delle rose con il suo km affiancato da rose, vi accompagnerà dritti alla vasca delle tartarughe. (punti n.27 e 29 della mappa)
  6. Alla fine del viale, sarete giunti ai giardini acquatici. Qui concedetevi qualche minuto di panchina per ammirare i colori esplosivi dei fiori di ninfea. Le loro sfumature, uniti allo sciabordio delle fontane in piscina vi catapulterà in un tempo passato, in cui a passeggiando in questo luogo potevi incontrare premi Nobel o imperatori.
  7. Su da quella panchina! Direzione labirinto. Per costruirlo ci sono voluti 6 anni. La maggior parte del tempo si è impiegato per la sistemazione dei 1500 alberi di tasso che costituiscono il labirinto al cui centro si erge la torre. Un consiglio se avete con voi bimbi piccoli stategli accanto, le altezze delle pareti del labirinto di Sigurtà (più di 2 metri) potrebbero rivelarsi problematiche per i piccini.
  8. Come spesso accade al Sigurtà, tenetevi pronti per un viaggio indietro nel tempo. A pochi passi da voi raggiungete la grande quercia. Con più di 400 anni di età, una circonferenza di tronco di 6 metri, una chioma di 120 metri di diametro, e una superficie quadrata coperta di 1000mq, questo albero rappresenta un pezzo di storia vivo dell’intero parco.
  9. Alzatevi dalla piacevole ombra della quercia, il castelletto vi aspetta! Quel palazzo che il Conte Maffei ristrutturò facendolo diventare ancora più lussuoso e imponente, col tempo è diventato luogo di incontri e meeting per il mondo scientifico. Due nomi su tutti, i premi Nobel Lorenz e Fleming.
  10. E’ il momento di uscire, ad accompagnarvi sarà il viale delle aiuole fiorite. Nel passargli vicino sarà impossibile resistere alla tentazioni di farsi un selfi con tutti quei colori esplosivi. 

Una volta fuori la sensazione sarà quella di non aver visto tutto. E in effetti avrete lasciato fuori dal vostro itinerario tappe come il giardino di piante officinali, la panchina degli innamorati, l’Eremo e tanti altri punti che potrete scoprire in una seconda tappa all’insegna della scoperta.

Parco di Sigurtà, prezzi e orari

Il parco è aperto dal’8 marzo al 10 novembre, aperto tutti i giorni in orario continuato. (ultimo ingresso alle 18)

  • Adulti: 14 €
  • Ragazzi (5-14 anni): 7 €
  • Bambini (o-4): gratis
  • Over 65: 10 €

Parco Sigurtà come arrivare

Il giardino è collegato molto bene con diversi tipi di mezzi. Non sarà quindi un problema raggiungere comodamente il parco in giornata anche se partite da un punto relativamente distante.

  • Macchina: se provenite da Milano Venezia, dovrete uscire a Riva del Garda e proseguire per 8 km; provenendo dal Brennero l’uscita è quella di Affi e seguire le indicazioni per Valeggio sul Mincio.
  • Treno: la stazione dista 10 km dal parco, una volta scesi potrete proseguire prendendo un autobus.
  • Autobus: sono disponibili varie tratte che lasciano anche direttamente all’ingresso del parco. (provenendo sia da Verona, che da Malcesine, che da Brescia)
  • Aereo: l’aereoporto più vicino è il Valerio Catullo di Verona, a soli 18 km dall’ingresso del giardino.

 

(Articolo aggiornato 26 Febbraio 2024)

Fabrizio Trieste
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